PROGETTO STAI – Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo
Caratteristiche e potenziali utenti
Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 si pone l’obiettivo di rendere accessibile a persone con ridotta mobilità il percorso principale della ciclovia culturale Bergamo Brescia (76 km) più le connessioni con le due stazioni ferroviarie di Bergamo (0,5 Km) e di Brescia (2,4 km) e il percorso attorno alle mura veneziane di Bergamo Alta (1,8 Km), per un totale di 82,7 km.
Il percorso della ciclovia della cultura, le sue opere e la cartellonistica sono state immaginate per utenti ciclisti, immaginando di rivolgere in particolare il percorso al cicloturismo e a ciclisti interessati alla visita di siti culturali e paesaggi. Già all’interno del progetto di ciclovia della cultura sono stati inseriti elementi di attenzione alla fruizione da parte di soggetti con ridotte abilità, in particolare attraverso la messa in sicurezza di molte intersezioni, e attraverso una cartellonistica infoturistica attenta ad una facile leggibilità, sia in termini di fonts che di dimensioni dei caratteri, e all’inserimento nella cartellonistica infoturistica di appositi QR codes di rimando a pagine dedicate all’accessibilità sul sito internet della ciclovia della cultura.
Il presente progetto si pone l’obiettivo, quindi, di ridurre le criticità legate all’accessibilità di soggetti con ridotta mobilità, immaginando come potenziali ulteriori fruitori della ciclovia della cultura persone in carrozzina elettrica e persone in hand bike.
I due profili di utenti per la quale si prevede il presente progetto, hanno esigenze diverse che richiedono approcci differenziati.
I soggetti che percorreranno la ciclovia della Cultura in carrozzina elettrica, tenderanno a ricercare un percorso accessibile caratterizzato da alcuni elementi di sicurezza e comfort:
- separazione dai flussi automobilistici.
- raccordo dei dislivelli.
- ampiezza del percorso sufficiente al passaggio.
- pendenze limitate.
- assenza di pendenze laterali.
- fondo omogeneo.
Il comportamento di questi utenti è più direttamente paragonabile a quello di pedoni, rispetto a quello di biciclette, in particolare per l’esigenza di separatezza dai flussi automobilistici.
I soggetti che percorreranno la ciclovia della cultura con hand bike hanno altre esigenze:
- ampi raggi di curvatura.
- visibilità.
- passaggi liberi più ampi.
Il comportamento di questi utenti è più direttamente paragonabile a quello dei ciclisti, circolazione su sede stradale o ciclabile piuttosto che su marciapiede, seppure necessitano di un maggiore spazio per circolare.
Altri soggetti che potranno beneficiare di tali interventi saranno anche ciclisti con rimorchio al seguito, che necessitano di spazi di circolazione più ampi, cicloturisti con bambini che potrebbero preferire in situazioni di promiscuità con il traffico veicolare alcuni tratti più sicuri con bici a mano su marciapiedi.
Ulteriori beneficiari potranno essere soggetti con ridotta mobilità che pur non interessati a percorrere la ciclovia, potranno utilizzare localmente tratti di percorsi accessibili in cui saranno eliminate le barriere architettoniche.
Per agevolare tali soggetti il progetto STAI prevede anche la realizzazione di una sezione dedicata all’accessibilità sul sito della ciclovia della cultura, l’acquisto ed il noleggio di motori elettrici per carrozzine e hand bike elettriche.
I rilievi e il trattamento delle informazioni
Il progetto si basa su tre principali elementi di conoscenza: il rilievo diretto del percorso principale eseguita dall’associazione Freewheel, la conoscenza acquisita nel percorso progettuale della ciclovia della cultura, ed ulteriori rilievi diretti di verifica.
Il rilievo eseguito da Freewheel in 4 giorni a fine luglio 2023 ha permesso di evidenziare allo stato dei luoghi pre progetto (ossia a cantieri non ancora avviati), tutti i possibili ostacoli ad un fruizione del percorso principale per persone che volessero percorrerla con carrozzine elettriche, hand bike o che necessitino di percorsi più sicuri perché, ad esempio, desiderano fare il percorso con bambini al seguito, autonomi o su carello traino.
Sono stati evidenziati problemi di diverso genere e segnalati 207 punti o tratti critici. I punti e tratti critici sono stati rilevati cercando di percorrere il tracciato attraverso le modalità più sicure, quindi, ad esempio, percorrendo i marciapiedi lungo i tratti in cui la ciclovia si sviluppa sulla sede stradale in promiscuo o con corsie ciclabili sulla carreggiata stradale, o cercando alternative di tracciato quando si era in presenza di fondi sconnessi o pendenze eccessive.
I problemi riscontrati possono essere raggruppati nelle seguenti famiglie.
1 Presenza di paletti dissuasori che restringono il tracciato rendendo difficile il passaggio sia di biciclette che di carrozzine o hand bike.
2 Assenza di rampe di raccordo fra il piano strada e i marciapiedi.
3 Criticità delle intersezioni.
4 Fondi dissestati.
5 Pendenze eccessive.
6 Raggi di curvatura ridotti.
Ogni punto o tratto critico, georeferenziato e illustrato con fotografie nel report di Freewheel, è stato analizzato in relazione al progetto esecutivo approvato ed in fase di avvio, permettendo una prima scrematura delle criticità già risolte dal progetto esecutivo.
Essendo il progetto esecutivo di ciclovia della cultura realizzato al fine di permettere una maggior sicurezza e continuità del percorso per un uso ciclistico, gran parte delle criticità risolte sono afferibili ai tratti da percorrere in bicicletta, piuttosto che ai marciapiedi, che non sono oggetto di intervento della ciclovia della cultura.
In larga misura il progetto esecutivo risolve i problemi relativi allo stato dei fondi, alla sicurezza delle intersezioni, alla presenza di ostacoli (quando sono sul tracciato ciclabile), mentre agisce in misura minore su criticità quali le pendenze eccessive, i raggi di curvatura ridotti, l’assenza di rampe di raccordo fra il piano strada e i marciapiedi.
A seguito del raffronto con il progetto esecutivo della ciclovia della cultura, le criticità da risolvere si sono ridotte a 79 punti.
Si è verificato, quindi, con i due progettisti dei tratti bergamasco e bresciano le criticità risolvibili in fase di cantierizzazione della ciclovia e più direttamente attribuibili a problemi connessi al tracciato ciclabile, quali ad esempio intersezioni e presenza di dissuasori, riducendo le criticità da risolvere in capo al progetto STAI a 79 punti.
Al fine di permettere una lettura integrata fra il progetto di fattibilità tecnico economica e i rilievi eseguiti da Freewheel sono stati mantenuti i medesimi codici dei punti nonostante non siano consecutivi.
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